sabato 15 settembre 2012

Come preparare infusi, tisane, decotti e tinture madri

Le qualità terapeutiche di un preparato vegetale dipendono sia da fattori intrinseci (specie botanica presa in considerazione) sia da fattori estrinseci, quali provenienza, condizioni pedoclimatiche in cui è cresciuta la pianta, metodo di coltivazione – tradizionale, biologico, biodinamico, selvatico – metodi di estrazione e via di somministrazione. In relazione a tutti questi parametri , la concentrazione dei vari principi attivi potrà variare notevolmente, pertanto anche l’effetto fisiologico e farmacologico sarà differente.

Oggi vorrei approfondire le varie forme galeniche attraverso cui un vegetale può essere assunto.



Possiamo trovare droghe che si prendono sotto forma di polveri, diversamente confezionate (capsule, compresse) od utilizzate per semplici preparazioni estrattive, quali tisane, infusi, decotti, estratti o tinture.
Si possono anche utilizzare sotto forma di tinture madri, sospensioni integrali di pianta fresca, gemmoderivati ed oli essenziali.

INFUSO


E’ una preparazione estemporanea (cioè si prepara al momento del suo utilizzo) che si ottiene ponendo una parte della droga secca in un quantitativo di acqua bollente. Si copre il tutto, e si lascia in infusione la droga per 15-20 minuti, in genere fino a raffreddamento. Scoprire il contenitore e riversare l’acqua di condensa presente sul coperchio direttamente all’interno del restante liquido, poi filtrare con un colino. L’infusione è una tecnica utilizzata quando la droga è costituita da parti aeree della pianta (foglie , steli, fiori), cioè da tessuti delicati. Dato che si tratta di un estrazione in acqua le sostanze della droga non solubili in acqua, difficilmente passeranno nel vostro preparato, se non in minima parte; per esempio solo il 10-15% di olio essenziale di camomilla passa nell’infuso di camomilla, anche dopo un periodo di infusione prolungato).
Generalmente si utilizzano da 1 a 10 parti di droga secca per la preparazione di 100 parti di infuso:
esempio: 10 gr di droga su 100ml di acqua bollente.

DECOTTO
       


Come l’infuso è una preparazione estemporanea. Si ottiene facendo bollire in acqua le droghe opportunamente polverizzate, dalle quali si vogliono estrarre i principi attivi. Si può utilizzare per droghe che non contengono principi volatili (altrimenti quest’ultimi verrebbero persi durante il processo di decozione). Solitamente si impiegano 5 parti di droga su 100 parti di acqua. Questo processo lo possiamo applicare su droghe costituite da tessuti compatti (come radici, tuberi, corteccia, semi..). Talvolta la decozione è preceduta da una macerazione in acqua fredda della droga stessa per un paio di ore. Il tempo di ebollizione varia dai 15 ai 45 minuti in relazione alle caratteristiche fisiche del materiale da estrarre. Al termine del processo si procede con la filtrazione per separare il materiale solido dal restante liquido che costituirà il decotto. I decotti sono spesso torbidi e non chiarificabili, in quanto durante l’ebollizione vengono estratte delle mucillagini che precipitano con il raffreddamento.

TISANA

Viene preparata con i medesimi processi con cui vengono eseguiti decotti ed infusi. La differenza sostanziale sta nel fatto che tale preparazione estemporanea è molto più diluita rispetto alle altre, si utilizzano infatti dai 10 a i 20gr di droga per la preparazione di un litro di tisana. (rapporto 1:100 o 2:100). Il tipo di processo, infusione o decozione, viene scelto in base al tipo di droga da estrarre. Al termine del processo si filtrerà ed eventualmente si dolcificherà (se non riuscite proprio a farne a meno) a piacere (possibilmente con miele – evitare zuccheri raffinati).




SCIROPPO
Si può ottenere uno sciroppo casalingo, preparando un infuso al quale, una volta pronto, si aggiungeranno 180 gr di zucchero (preferibilmente di canna integrale) per ogni 100 ml di infuso. Si riscalda molto lentamente la soluzione (senza portarla ad ebollizione) fino a completa dissoluzione del dolcificante (che svolgerà un’azione sia dolcificante che addensante, dato l’elevata quantità), quindi si filtra nuovamente e si pone in una boccetta di vetro scuro. Si potrà prendere a cucchiai al bisogno , in particolare in caso di tosse e catarro.

TINTURE
Si preparano facendo macerare o percolare ( a seconda del tipo di droga) la droga vegetale essicata in alcol ad opportuna concentrazione. Il rapporto in peso tra droga e tintura è 1:5.

TINTURA MADRE  (TM o Ø)
                     

 Si prepara facendo macerare la droga fresca in alcol etilico a 95° (la concentrazione finale di alcol sarà comunque minore, in quanto la pianta fresca contiene notevoli quantità di acqua che diluiscono l’alcol di estrazione).
Per preparare una tintura madre, la pianta di partenza deve essere fresca, raccolta nel suo habitat naturale ed essere raccolta nel periodo balsamico (il periodo in cui la pianta è al massimo dei suoi principi attivi, solitamente questo corrisponde quando la pianta è in fiore).
Dovrà essere preventivamente calcolata la quantità di acqua presente nella pianta fresca, per poi ottenere una concentrazione finale di 10 parti di TM da 1 parte di pianta, calcolata disidratata.
Solitamente la macerazione si protrae per 3 settimane, poi si procederà con la decantazione e la filtrazione, spremendo il residuo. Questo prodotto ritengo sia migliore da un punto di vista energetico, rispetto alla tintura tradizionale, in quanto, partendo da materiale vivo, si otterrà un concentrato di energia vitale. In alcune realtà, tale preparati vengono prodotti seguendo anche i cicli del calendario lunare ed il principio di dinamizzazione. Dalle tinture madri si potrà procedere per successive diluizioni per ottenere prodotti omeopatici.

Note bibliografiche: fitoterapia – impiego razionale delle droghe vegetali – F. Capasso, G. Grandolini, A.A. Izzo – Springer

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