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3 Novembre 2015 ore 20.30 presso Consorzio Cuccagna - MilanoPer info ed iscrizioni. Per maggiori informazioni scrivi a: erboristabioallegro@gmail.com |
martedì 3 novembre 2015
giovedì 8 ottobre 2015
Oct 8, 2015
Deodorante home made a base di sostanze vegetali
Posted by Luigi Romiti on Benesserecorpomente.it
Nell’articolo “Cosa contengono i deodoranti corpo?” ho spiegato cosa è importante sapere al fine di compiere una scelta consapevole quando stiamo acquistando un prodotto. Nel caso ci volessimo cimentare nello spignattamento casalingo ecco di seguito una formulazione home made che non dovrebbe mai mancare dal vostro ricettario (tratta dal portale saicosatisplami.org e riformulata come segue).
Ingredienti:
Come procedere:
Per la buona riuscita della preparazione.
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Deodorante home made a base di sostanze vegetali
Posted by Luigi Romiti on Benesserecorpomente.it
Nell’articolo “Cosa contengono i deodoranti corpo?” ho spiegato cosa è importante sapere al fine di compiere una scelta consapevole quando stiamo acquistando un prodotto. Nel caso ci volessimo cimentare nello spignattamento casalingo ecco di seguito una formulazione home made che non dovrebbe mai mancare dal vostro ricettario (tratta dal portale saicosatisplami.org e riformulata come segue).
Ingredienti:
1 cucchiaio e mezzo di burro di karitè —> funzione emolliente
1 cucchiaio di olio di mandorle dolci estratto a freddo o meglio ancora cera liquida di jojoba.
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio —> funzione antiodorante e santificante
1 cucchiaino di amido di mais (maizena) —> funzione adsorbente
4 gocce di vitamina E o derivati (Tocopherol o tocopheryl acetato) od oleoresina di rosmarino —> funzione antiossidante.
Mix di olio oli essenziali naturali (per un totale di 15 -30 gocce – per esempio, lavanda angustifolia, menta piperita, rosmarinus officinalis..)
1 cucchiaino di amido di mais (maizena) —> funzione adsorbente
4 gocce di vitamina E o derivati (Tocopherol o tocopheryl acetato) od oleoresina di rosmarino —> funzione antiossidante.
Mix di olio oli essenziali naturali (per un totale di 15 -30 gocce – per esempio, lavanda angustifolia, menta piperita, rosmarinus officinalis..)
Come procedere:
Sciogliere il burro a bagnomaria (35° -40 gradi sono sufficienti).
Aggiungere poco alla volta il bicarbonato e l’amido di mais, amalgamandoli per bene con il burro, per evitare si si formino dei grumi.
Togliere dal bagnomaria ed aggiungere l’olio vegetale continuando nel mescolamento .
Aggiungere il mix di oli essenziali e la vit.E o i suoi derivati.
Trasferire il tutto in un contenitore, precedentemente lavato e pulito con alcol etilico a 95 ° ( quello buongusto grado alimentare). Il volume del contenitore deve essere proporzionale a quanto formulato. Non ci deve essere pertanto un eccessivo spazio vuoto all’interno del barattolino.
Aggiungere poco alla volta il bicarbonato e l’amido di mais, amalgamandoli per bene con il burro, per evitare si si formino dei grumi.
Togliere dal bagnomaria ed aggiungere l’olio vegetale continuando nel mescolamento .
Aggiungere il mix di oli essenziali e la vit.E o i suoi derivati.
Trasferire il tutto in un contenitore, precedentemente lavato e pulito con alcol etilico a 95 ° ( quello buongusto grado alimentare). Il volume del contenitore deve essere proporzionale a quanto formulato. Non ci deve essere pertanto un eccessivo spazio vuoto all’interno del barattolino.
Per la buona riuscita della preparazione.
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Ubicazione:
Milano, Italia
mercoledì 7 ottobre 2015
Ago 26, 2015
Cosa contengono i deodoranti? Guida per una scelta consapevole. 1°parte.
Cosa contengono i deodoranti? Guida per una scelta consapevole. 1°parte.
Posted by Luigi Romiti on Benesserecorpomente.it
Quando sudiamo la nostra attenzione si concentra sul non emanare odori sgradevoli
che potrebbero metterci in imbarazzo. L’industria cosmetica ha fatto di
questo nostro cruccio il suo cavallo di battaglia, proponendo una
miriade di prodotti che rispondono alle esigenze più disparate dei
consumatori, sottolineando in particolare modo la capacità di questi
formulati di diminuire considerevolmente la sudorazione e
conseguentemente la formazione dei cattivi odori.
Perchè sudiamo
Ma un consumatore informato deve essere consapevole del fatto che se
il nostro corpo suda, forse un motivo fisiologico c’è, e questo processo
va modulato ma non bloccato.
Quando si parla di deodoranti si prende in considerazione un campo
molto vasto, in cui non rientrano solamente i prodotti prettamente
profumanti, ma altresì gli antibatterici e gli antitraspiranti.
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire perché il nostro
corpo traspira. Con l’aumento della temperatura ambientale, il processo
di sudorazione è un normale e naturale meccanismo fisiologico
attraverso il quale l’organismo cede all’esterno il calore in eccesso,
mantenendo in tal modo l’omeostasi interna, cioè una temperatura
corporea costante.
Con il sudore vengono altresì eliminate numerose sostanze,
farmaci e non, introiettate nel nostro corpo, pertanto tale processo
può essere una via attraverso la quale espellere potenziali tossine.
Ed allora perché durante questo normale decorso si creano aromi sgraditi al nostro olfatto?
Un ruolo cruciale è svolto dalla presenza di una flora batterica cutanea. Di per sé, in un soggetto sano, il
sudore non sarebbe maleodorante, ma è proprio grazie alla presenza di
questo pool di microrganismi che le sostanze in esso contenute vengono
degradate a metaboliti aromatici (in particolare ammoniaca, acido
buttirrico, capronico ecc..)
La cosmetologia moderna non interviene solo sul meccanismo di
copertura di un odore, ma ha approfondito anche le cause che lo
provocano, trovando possibili soluzione per uso dermatologico.
Cosa contengono i deodoranti
Ai classici deodoranti con una profumazione molto persistente, che
nel vero senso della parola risultano “coprenti” (in quanto nascondo
l’odore di base del sudore prodotto), si affiancano formulati in grado
limitare la proliferazione di quei batteri cutanei sopra citati, ed
altresì sempre più frequentemente i prodotti antitraspiranti.
Vediamo
un po’ più nello specifico cosa contengono ognuna di queste categorie e
quali possono essere valide soluzioni bio-ecologiche. Reed more -->
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Ubicazione:
Milano, Italia
lunedì 5 ottobre 2015
domenica 4 ottobre 2015
Oct 4, 2015
Cosa contengono i deodoranti? Guida per una scelta consapevole. Emollienti e conservanti. 2°parte
Posted by Luigi Romiti on Benesserecorpomente.it
Cosa contengono i deodoranti? Guida per una scelta consapevole. Emollienti e conservanti. 2°parte
Posted by Luigi Romiti on Benesserecorpomente.it
Nell’articolo precedente
abbiamo visto alcune delle sostanze caratterizzanti un deodorante.
Ovviamente la lista degli ingredienti può variare da prodotto a
prodotto, e non possiamo prenderli in considerazione tutti. Ma
l’obiettivo fondamentale di questo articolo non è tanto conoscere nello
specifico ogni singolo componente, quanto più dare un quadro complessivo
completo ad un consumatore informato per poi permettergli di compiere una scelta più consapevole.
Emollienti e conservanti.
Gli emollienti sono sostanze che nel complesso rendono la nostra pelle percettibilmente liscia e morbida.
L’emollienza a sua volta dipende da due fattori: la capacità nutriente e
la capacità idratante di un ingrediente. In poche parole per avere una
pelle liscia ed elastica le sostanze utilizzate nel nostro formulato
dovranno nutrire lo strato lipidico cutaneo, integrandosi con esso, e
dovranno apportare e trattenere molecole di acqua, così che la cute si
troverà ben idratata.
La paraffina è la sostanza di origine petrolchimica per eccellenza che per anni è stata utilizzata nelle creme per corpo e talvolta anche nei deodoranti.
Si tratta di un olio minerale ottenuto dalla distillazione del petrolio, che applicato a livello cutaneo impedisce la perdita di acqua dagli strati più superficiali. Ricordo che a parte la sua origine, la paraffina è potenzialmente comedogena (perché ottura i pori) e a lungo andare può alterare l’equilibrio microbiologico cutaneo. A livello ambientale presenta una scarsa biodegradabilità.
Sostanze che invece hanno capacità umettante ed idratante sono i polialcoli (tipo glicerina e sorbitolo) ed i polietilenglicoli (PEG). Quest’ultimi derivano dalla polimerizzazione dell’ossido di etilene. Sono quindi composti di sintesi definiti “etossilati”. Ne esistono di numerosi tipi ed a seconda della grandezza della molecola (lunghezza della catena) presenteranno proprietà fisiche differenti (umettanti, idratanti, emulsionanti, tensioattivi ecc..). Se il processo di raffinazione non è ottimale, possono contenere tracce di sostanze potenzialmente cancerogene per l’umano, tipo l’1,4 dioxano.
Si tratta di un olio minerale ottenuto dalla distillazione del petrolio, che applicato a livello cutaneo impedisce la perdita di acqua dagli strati più superficiali. Ricordo che a parte la sua origine, la paraffina è potenzialmente comedogena (perché ottura i pori) e a lungo andare può alterare l’equilibrio microbiologico cutaneo. A livello ambientale presenta una scarsa biodegradabilità.
Sostanze che invece hanno capacità umettante ed idratante sono i polialcoli (tipo glicerina e sorbitolo) ed i polietilenglicoli (PEG). Quest’ultimi derivano dalla polimerizzazione dell’ossido di etilene. Sono quindi composti di sintesi definiti “etossilati”. Ne esistono di numerosi tipi ed a seconda della grandezza della molecola (lunghezza della catena) presenteranno proprietà fisiche differenti (umettanti, idratanti, emulsionanti, tensioattivi ecc..). Se il processo di raffinazione non è ottimale, possono contenere tracce di sostanze potenzialmente cancerogene per l’umano, tipo l’1,4 dioxano.
Quali
sono valide alternative a questi ingredienti (paraffina e PEG)? Come si
conserva un cosmetico? che cos'è il PAO? Questo ed altro ancora al link
seguente: Reed more -->
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Ubicazione:
Milano, Italia
giovedì 1 ottobre 2015
martedì 15 settembre 2015
venerdì 31 luglio 2015
Jul 31, 2015
Le molteplici proprietà dell'olio essenziale di lavanda.
Posted by Luigi Romiti on Benesserecorpomente.it
Le molteplici proprietà dell'olio essenziale di lavanda.
Posted by Luigi Romiti on Benesserecorpomente.it
Mare, sole, sabbia calda fra le dita dei piedi ed il rumore delle
onde che si infrangono sulla spiaggia e sugli scogli.. questi sono solo
alcuni degli ingredienti per un’ottima vacanza e presupposto per
rilassarvi e ritrovare il giusto contatto con i quattro elementi
naturali: acqua, fuoco aria e terra. Se però non siamo ben accorti, un’eccessiva esposizione
solare, soprattutto nelle prime ore pomeridiane, può giocare qualche
spiacevole scherzo, come scottature ed arrossamenti.
Potrà allora venire in nostro aiuto un ottimo rimedio erboristico, l’olio essenziale di lavandula angustifolia. L’associazione con puro gel d’aloe vera, creerà una combinazione sinergica che porterà un rapido sollievo, andando a lenire e rigenerare lo strato cutaneo compromesso.
L’olio essenziale è una forma di rimedio altamente concentrata (lo dice la parola stessa), un mix molto complesso di molecole aromatiche differenti, estratto a partire da materiale vegetale con differenti metodi fisici (distillazione, spremitura per gli agrumi, estrazione in CO2 supercritica) e/o estrazione con solventi. Pertanto, ai fini di un utilizzo sicuro sul proprio organismo, sarà di fondamentale importanza procedere con una corretta diluizione. Porre a tal fine un cucchiaio da minestra di puro gel d’aloe vera (puro al 99% e privo di altre sostanze ad azione emolliente e/o profumi) in una ciotolina. Aggiungere 5 gocce di olio essenziale di lavanda angustifolia e mescolare con l’aiuto di un cucchiaino. Spalmare uniformante sull’area arrossata ed attendere fino al completo assorbimento del gel composto.
L’azione lenitiva è solo una delle molteplici proprietà di cui è dotata questa formidabile specie officinale.
Potrà allora venire in nostro aiuto un ottimo rimedio erboristico, l’olio essenziale di lavandula angustifolia. L’associazione con puro gel d’aloe vera, creerà una combinazione sinergica che porterà un rapido sollievo, andando a lenire e rigenerare lo strato cutaneo compromesso.
L’olio essenziale è una forma di rimedio altamente concentrata (lo dice la parola stessa), un mix molto complesso di molecole aromatiche differenti, estratto a partire da materiale vegetale con differenti metodi fisici (distillazione, spremitura per gli agrumi, estrazione in CO2 supercritica) e/o estrazione con solventi. Pertanto, ai fini di un utilizzo sicuro sul proprio organismo, sarà di fondamentale importanza procedere con una corretta diluizione. Porre a tal fine un cucchiaio da minestra di puro gel d’aloe vera (puro al 99% e privo di altre sostanze ad azione emolliente e/o profumi) in una ciotolina. Aggiungere 5 gocce di olio essenziale di lavanda angustifolia e mescolare con l’aiuto di un cucchiaino. Spalmare uniformante sull’area arrossata ed attendere fino al completo assorbimento del gel composto.
L’azione lenitiva è solo una delle molteplici proprietà di cui è dotata questa formidabile specie officinale.
L’olio essenziale di lavanda esplica altresì un’azione antisettica a livello cutaneo, che seppure minore rispetto ad altri oli essenziali (quali timo o tea tree), è ben controbilanciata da una quasi totale assenza di fenomeni irritanti, una spiccata attività antinfiammatoria a livello cutaneo
(utile pertanto in caso di piccoli tagli, ferite superficiali, piccole
ustioni, punture di insetti, acne..) ed un’ottima dermocompatibilità.
L’olio
essenziale, aggiunto ad una base di olio vegetale, come olio di
mandorle dolci o a cera di jojoba (che risulta liquida a temperatura
ambiente), può essere utilizzato per un massaggio antireumatico e per sciogliere contratture muscolari.
A tal fine se ne può aggiungere fino al 3% sul totale della
preparazione oleosa, da solo od in associazione ad altri oli essenziali
con caratteristiche similari (quali rosmarino, eucalipto..).
Per esempio ad 1 cucchiaio da minestra di olio vegetale (corrispondente a circa 9ml) potrò aggiungere fino a 7 gocce di olio essenziale di lavanda.
Per esempio ad 1 cucchiaio da minestra di olio vegetale (corrispondente a circa 9ml) potrò aggiungere fino a 7 gocce di olio essenziale di lavanda.
A livello neuro-sensoriale, agisce da rilassante e sedativo nervoso,
utile pertanto in caso di ansia ed insonnia. Recenti studi
elettroencefalografici hanno dimostrato una sua attività neurosedativa e
rilassante quando l’olio è utilizzato per via inalatoria, e ciò indica
che anche piccole dosi di questa droga hanno una notevole influenza
sull’attività cerebrale.
Può essere vaporizzato nell’ambiente, oppure posto direttamente a livello delle tempie e della nuca (una goccia di olio essenziale da porre sulle cute massaggiando delicatamente la zona in senso rotatorio) od aggiunto ad un bagno aromatico.
Può essere vaporizzato nell’ambiente, oppure posto direttamente a livello delle tempie e della nuca (una goccia di olio essenziale da porre sulle cute massaggiando delicatamente la zona in senso rotatorio) od aggiunto ad un bagno aromatico.
Vaporizzato nell’ambiente o utilizzandone qualche goccia nei suffumigi, esplica anche un’azione espettorante
e mucolitica (in particolare la lavanda spica, un’altra specie di
lavanda con un buon contenuto di 1,8-cineolo, un ossido ad azione
espettorante ed antibatterica).
Riepilogo
delle principali forme di utilizzo dell’olio, note botaniche ed
aromatiche. Come scegliamo un olio essenziale? Questo ed altro al
seguente link: Reed more -->
Etichette:
ansia,
antisettico,
contratture muscolari,
espettorante,
gel aloe,
insonnia,
lavanda,
lenitivo,
linalolo,
massaggio,
olio essenziale,
proprietà,
scottature,
sedativo nervoso,
stress
Ubicazione:
Milano, Italia
martedì 16 giugno 2015
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