E’ una miscela di sostanze organiche differenti, ottenute per estrazione a partire da materiale vegetale aromatico (foglie, fiori, frutti, radici, pianta intera). (fatta eccezione per 4 oli essenziali ed ammesso che siano effettivamente ottenuti da materiale biologico: ambra grigia, ottenuta dal tubo digerente del capodoglio; castoreo ottenuto dalle ghiandole dei castori; muschio, ottenuto da una ghiandola del cervo muschiato e zibetto, ottenuto dalla ghiandola del medesimo animale).
Questa miscela, generalmente, prenderà il nome della pianta da cui deriva.
L’olio essenziale è prodotto nel citoplasma di cellule vegetali specializzate, oppure in opportuni tessuti secretori, tipici, in genere, della famiglia di appartenenza del vegetale.
Sulla sua composizione influiscono vari fattori (ecologici – quali luce, latitudine, ecc., o genetici – il chemiotipo) che determinano una variazione sia nel tipo che nel quantitativo dei singoli componenti.
Questo vale anche per oli che provengono da parti differenti della stessa pianta.
Un esempio, è l’arancio amaro: dalla distillazione dei fiori si ottiene l’olio essenziale di neroli, dalle foglie quello di petitgrain e dalla scorza dei frutti per spremitura si ottiene l’olio di arancio.
Altro esempio sono i differenti chemiotipi del timo, che a seconda del composto caratterizzante che contengono avranno un profilo farmacologico e tossicologico differente.
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