mercoledì 14 marzo 2012

Il concetto olistico di olio essenziale

La formazione degli oli essenziali nella pianta è una risposta all’azione cosmica del calore solare. La loro tendenza a volatilizzarsi completamente mostra come gli oli essenziali tendano allo spirito.

Quando si estrae un olio essenziale, non si isola soltanto una miscela di principi attivi definiti biochimicamente, bensì se ne estrae l’anima, la personalità di quella data pianta, liberata dei suoi aspetti più materiali. Si otterrà un sorta di impronta, nn solo genetica, ma anche energetica, in grado di portare con sè quel bagaglio di informazioni che possono giungere all’organismo animale, ed interagire con questi, sia sul piano fisico-organico che sul piano più sottile spirituale, lavorando sulla forza evocativa dei profumi, risvegliando memorie, emozioni, funzioni cerebrali e forme pensiero che si ripercuotono a livello organico. Questo concetto si rifà ad una visione olistica, secondo la quale, per promuovere lo sviluppo ed il benessere è indispensabile considerare l’uomo come un’entità indivisibile, in cui l’aspetto corporeo, mentale e spirituale confluiscono uno nell’altro.

L’olio essenziale può agire sulla corporeità, in modo tale che lo spirito vi si possa manifestare nel miglior modo. Aiuta a mantenere il suo calore o a migliorarne la formazione. Rappresenta un vero e proprio condensato di luce, che aiuta l’uomo nel processo di evoluzione individuale.

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